mercoledì 12 gennaio 2011

FRACCAZZO DA PIETROBURGO

Ci sono quei giorni.
Quei giorni in cui ti senti indisposto a vivere. Quei giorni in cui ti da' fastidio anche la voce del tuo migliore amico mentre scarica la sua quotidiana dose di bestemmie sulla memoria di Luciano Moggi, una roba che di solito ti carica di energie per tutta la giornata.
Quei giorni in cui sei così tanto scazzato che Balotelli rispetto a te sembra quasi l'animatore di un villaggio vacanze.
Quei giorni in cui andresti fuori ad una chiesa per aspettare l'uscita dei fedeli e dir loro: "Ma vi rendete conto che parlate da soli?! Se mi fermassi per strada e iniziassi a parlare col muro, finirei certamente in un'ambulanza col titolo di 'pazzo'. Voi invece finite santi...ma curatevi, drogati!"
Insomma quei giorni in cui vieni preso a borsettate da una vecchia che aveva finito da poco di dire il suo rosario, e che ti ha scambiato per uno scippatore di strada.
Poi però qualcosa cambia. L'interruttore per illuminare l'atrio della tua lucidità era lì a pochi passi e chiedeva solo di essere premuto. Un'insensata e stupida serenità fa capolino, con la sua faccina da José Altafini, tra queste barriere che sono ora i tuoi pensieri. Così ti scopri a ridere, pensando che in fondo è tutto una grande presa per il culo.
"Ma perché, cos'è successo?", vi starete forse chiedendo. Ecco, è successo che ho letto questo:
Spalletti: "Il Napoli sembra il Barça. Il Barcellona è la squadra che gioca il più bel calcio del mondo, il Napoli è quella che gli si può accostare quest'anno"..
Voglio bere anch'io quello che bevi tu, Luciano..

(Nella foto Spalletti mentre si consegna alla polizia dopo aver riletto la sua intervista)

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