lunedì 10 gennaio 2011

LA SOLITUDINE DEI NUMERI DEI NON PRIMI

C'è quella storia che dice che fa più rumore la scoreggia di un vescovo piuttosto che la cagata di un prete.
E' una storia che in realtà credo di aver inventato io adesso, ma comunque rende bene l'idea di quanto sia frivola e meno pregna di contenuti la realtà dibattuta e spettacolarizzata rispetto a quella spesso taciuta o meno reclamizzata. "Fare notizia" e "essere notizia" sono insomma due cose ben diverse, come dimostrerò con questo semplice esempio.
Fanno notizia un paio di assist di Antonio Cassano, milionario eterno giovane talento di Bari vecchia, famoso per i suoi flirt con i distributori di merendine, oltre che per essere in grado di declinare la parola "bocchino" in 14 lingue diverse a lui per il resto del tutto ignote, tra cui l'italiano e il tedesco (merito delle quattro settimane da allenatore della Roma di Rudi Voller).
E' notizia la classe, l'eleganza, il genio puro dimostrato domenica pomeriggio sul campo del Chievo Verona dal quasi 23enne Josip Ilicic, colpo di mercato in extremis del Palermo di Zamparini, il presidente che produce idee nuove e differenti con la stessa frequenza con cui io cambio la lanugine nel mio ombelico: circa ogni sei-sette ore.


Basti guardare la giocata di tacco con cui, ad un certo momento del secondo tempo, il centrocampista sloveno del Palermo serve il suo compagno Pastore, purtroppo per lui allacciato da tergo da un difensore del Chievo in stato di trance che credeva di essere diventato una cintura di sicurezza.
Una giocata, quella di Ilicic, di rara bellezza per fantasia e semplicità d'esecuzione, che avrebbe meritato una riproposizione ossessiva per tutta la durata di uno qualsiasi di quei programmi sportivi domenicali, che rendono il calcio un mondo molto peggiore di quanto in realtà non sia.
Insomma avrebbe meritato una sequela di replay come quelli che si montano su ogni ciabattata di Ibrahimovic; sull'ultima punizione del cazzo di Del Piero che tanto ormai segna solo da fermo; idem Totti, solo con i rigori invece delle punizioni; e poi sull'ennesimo gol in fuorigioco di Pippo Inzaghi; oppure sulla millesima espulsione di Balotelli; e potrei continuare per ore..

Invece niente, solo pochissimi accenni per il campioncino ex Maribor con la stazza da centravanti e il mancino da brasiliano. Troppa grazia per gli allocchi del circo mediatico. Si godessero i loro campioni arrivati a destinazione, noi aspettiamo un nuovo colpo del genio sotto traccia: Josip Ilicic da Prijedor.



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