lunedì 18 giugno 2012

Neuro '12: DANIMARCA-GERMANIA e PORTOGALLO-OLANDA

(ultima giornata girone B)

DANIMARCA - GERMANIA 1 - 2
PORTOGALLO - OLANDA 2 - 1
ovvero
L'OLANDA E' UN APOSTROFO SBAGLIATO TRA LE PAROLE VAN MARWIJK

Esulta la Germania, salta il Portogallo, si rammarica la Danimarca, vomita l'Olanda. Il girone B mostra i primi verdetti quasi "scontati", nel senso che tutti si sarebbero aspettati una conferma della capolista Germania e un saluto caloroso alle teste di cuoio arancioni, mentre danesi e portoghesi si sarebbero contesi il secondo posto nel girone.
Invece i bianchi di mister Loew hanno faticato un bel po' per avere ragione dei vichinghi rossi con il terzino nero, e ad un certo punto avrebbero potuto persino essere fuori  se avessero preso gol in concomitanza del vantaggio portoghese contro l'Olanda. Ma andiamo con ordine, se l'ordine vuole.
Pronti via e c'è l'1a0 tedesco: cross rasoterra di Nicola Berti in arte Muller, Gomez che non ha proprio dei piedi sopraffini la liscia, così la palla arriva a Podolski che fa il suo 44esimo gol in nazionale, la maggior parte dei quali inutili. Nel frattempo a Kharkiv, patria del melograno e dei teli da mare (ok sto inventando ma è tutto sotto controllo), l'Olanda era passata inaspettatamente in vantaggio con un bel sinistro a giro di quel talentino ormai andato che è Rafael Van der Vaart, arretrato da Van Marwijk in mediana al posto di Angelo Van Bommel, che tanto sta con la figlia del ct quindi non si offende. A questo punto basterebbe solo un altro gol agli arancioni per qualificarsi, ma si sa, la semplicità annoia se vivi in un paese in cui è più illegale farsi uno spinello che fumare hashish.
Infatti gli orange smettono improvvisamente di giocare, come se la qualificazione fosse un finto lancio del bouquet con la sposa che poi lo regala comunque a chi cazzo vuole lei, e sale in cattedra Cristiano Ronaldo, che per sua fortuna capisce che per essere il più forte devi anche dimostrarlo. Così spinge sull'acceleratore, è reattivo, prende un palo, impegna il portiere di testa saltando come il laziale Riedle ai bei tempi, e quindi sfrutta un delizioso assist del nuovo esterno del Valencia Joao Pereira per fare finalmente un cazzo di gol.
Però nel contempo ha pareggiato pure la Danimarca, perché, su corner di nonsochinilsen, il gigante fesso Bendtner fa sponda per il bomber a forma di decoder del digitale terrestre, Khron-Dehli, che sigla l'1a1. Qui inizio a pensare che forse la Germania potrebbe pure perdere, se quelle altre due pareggiano, e magari alla fine se la prende nel culo perché la Danimarca la supera pure in classifica. Ma grazie a dio non scommetto, e se il mediano-terzino-faccio male un po' di tutto Jakob Poulsen si divora il raddoppio ben servito dal solito Bendtner, da quest'altra parte l'Olanda cerca di non sudare troppo perché evidentemente mamma s'arrabbia.
Soprattutto il centrocampo pare non esserci, e forse non c'è davvero visto che Van Marwijk ha messo sedici attaccanti. Poi in difesa Mathijsen non è proprio un mostro di velocità, Van der Wiel non è un mostro di concentrazione, e Willems non è e basta. Così dopo l'ennesimo pallone recuperato dai portoghesi con Pepe e il bravo Moutinho, Nani si invola su una fascia deserta e offre a CR7 il più facile dei gol, che lui ricama con un inutile ma bel dribbiling, prima che D'amico mi faccia andare di traverso la cena urlando: "Commovente! Un grandissimo gol!...". Ciao Olanda, smetti di tirartela come una fighetta e torna a divertirci.
Si torna dall'altra parte dove la Germania mette tutto in regola abbassando la saracinesca dell'Europeo ai danesi con un gol di Lars Bender, il giovanotto con un gemello che gioca nel Borussia Dortmund e un altro che recita in "Futurama". Ciao Danimarca, nazionalizzati un centrocampista decente.


(Ecco il terzino danese Simon Poulsen, eliminato dalla competizione, che si ricorda di essere disoccupato)

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