lunedì 25 giugno 2012

Neuro '12: di INGHILTERRA-ITALIA, DI CANZONI E DELLA SERA

(quarti di finale)

INGHILTERRA - ITALIA 2 - 4 (dopo i rigori)
ovvero
IL CALCIO E' L'OPPIO DEI POPOLI. ED IO VORREI FUMARE PIRLO.

Recupero le forze, qualche idea nascosta tra un velato sudore e la convinzione di star facendo una cosa inutile, che in tanti hanno già fatto o stanno facendo, e che mi occupa tempo che potrei dedicare alla tesi, o al mio compleanno che è oggi, o alle primarie del Pd, o al porno di Sara Tommasi, o a dormire.
Non c'è nulla che tutto il mondo non abbia già provato a raccontarvi. Nulla, tranne le cose che ho vissuto io ieri in prima persona, ad esempio mentre De Rossi prendeva il palo con un sinistro al volo che di solito è il preambolo a una partita dove va tutto storto, ed io ero fuori a una sorta di "Spizzico" giapponese, e sono entrato a fingere di fare la fila per vedere il replay, intanto che le urla facevano dire ai passanti: "si sarà spenta qualche tv". Si, bella spiegazione.


"LE RAGAZZE CON CUI ESCO HANNO TUTTE UN INCUBO NEL CASSETTO".
Cantano dal palco, eh si perché intanto siamo entrati al concerto. Gente a cui interessa la partita, gente a cui strasbatte dell'Italia, gente che non sa cosa scegliere, e poi noi: un occhio all'orecchio, e uno alla botte, che per l'occasione è un maxischermo. Così facciamo in tempo a vedere, nell'ordine: prima Balotelli che arriva davanti ad Huckleberry Hart, ma si fa rimontare da Terry che non detiene il record sui 110 ostacoli neanche alle Olimpiadi del cortile di casa sua; poi Balotelli che entra in area con una palla a mezza altezza e la tira addosso ad Hart perché sono amici e si divertono così quando sono nudi nella hall del loro bordello di fiducia; quindi Balotelli che, servito da un colpo di testa che non ti aspetti di Antonio Milza Cassano, a due metri dalla porta riesce a non segnare e incazzarsi comunque molto bene con se stesso.


"CI SARA' POSTO PER LA MIA BIOGRAFIA FUORI DAI LIBRI DI PSICHIATRIA".
L'attenzione per il concerto c'è, qualche bestemmia del cantante pure, solo l'Inghilterra c'è un po' meno a quanto pare. A far fare bella figura a questa Italia ce ne vuole, e se è vero che non ci muoviamo bene in campo, loro comunque sembrano il vestito elegante di un defunto. E il defunto è Hodgson, soltanto ancora non lo sa. Il secondo tempo è un'altra frazione di maledizioni, a maggior ragione perché riusciamo a vederlo tutto. Al 5' o 6' minuto, non ricordo di preciso, ecco la scossa che decide la partita, che cambia tutta la serata: mettono l'audio al maxischermo. La voce di Dossena esordisce subito con un "Non dobbiamo scherzare col fuoco" degno dei peggiori discorsi alla nazione di Cossiga. Io mi gratto, Prandelli pure si tocca le parti intime, Barzagli fa lo stesso con quelle di Bonucci, Rooney si gratta il parrucchino ma solo perché gli da' fastidio, Hodgson si gratta il naso per togliersi una caccola del 1995, e in tutto questo De Rossi sguazza come un'ape tra le pozzanghere inglesi e solo a tre metri dalla porta manca il gol svirgolando il sinistro.
Balotelli si offende e dimostra di non essere da meno: ottimo stop, e di nuovo tiro formato scoreggia a far fare bella figura al portiere inglese nipote degli attori di Trainspotting. Ma ecco che sulla ribattuta si avventa come un falco Montolivo in pigiama, che cerca di segnare con uno dei suoi colpi migliori: usando un cuscino.
Niente. Intanto stanchezza e cambi prendono il sopravvento sul gioco e sulle wags, esce Cassano per Diamanti, esce De Rossi per Nocerino, ed esce la mia speranza ed entra Maggio. Poi Rooney ci prova con una rovesciata su sponda di Lungomare Carroll, ma la palla finisce alta.



"SE IO FOSSI BUIO COME IL SOLE MA PERCHE' MAI DOVREI IO ABBEVERARE CON IL MIO SPLENDORE IL VENTRE DIMAGRATO DELLA TERRA".
Iniziano i supplementari , e riprende il concerto. Il cantante avrebbe da ridire: "il calcio è cambiato, non è più quello di vent'anni fa". Si ok sono d'accordo con te, ma neanche i cartoni animati, i professori universitari e le gomme da masticare sono più le stesse, ognuno ha avuto quel che non si meritava. E comunque è tornato il muto, e la maggior parte della gente segue il concerto. Anche Hart, che non si accorge di un tiro cross sbagliato di Diamanti e accompagna la palla fuori mentre la palla non lo caga proprio e va invece sul palo. Perché Hart puzza. Finisce il primo tempo supplementare.


"E' COLPA MIA SE SIAMO DIVENTATI INDIFFERENTI, PIU' POVERI PIU' TRISTI E MENO INTELLIGENTI, PERCHE' NON MI CURO DELLE TUE SPERANZE".
Secondo tempo. Ancora si gioca, e ancora si canta. Nocerino, che già stava segnando un gol strafigo, ne fa uno buono che poi tanto buono non è perché è in fuorigioco. Ok non si capisce più nulla, c'è solo la resa all'ennesimo capitolo Italia-Sfiga ai rigori! In tutto questo il cantante dal palco inizia a tirarci un pacco un po' retorico sulle multinazionali del petrolio. Tutto giusto, ma forse nel momento sbagliato, o quantomeno in quello di minore attenzione? Fatto sta che si svolge lo sguardo ai rigori. E lì è la fine, e poi di nuovo l'inizio.
Balotelli c'è, condito dal solito patema d'animo; Montolivo si caga subito fuori dal pannolino, poi segna Rooney, andiamo sotto; Pirlo allora decide che per essere il più grande devi fare quello che gli altri non fanno, disegna un pallonetto lì dove il portiere potrebbe essere ma non è, e poco dopo Ashley Young si decide a spaccare la traversa, siamo di nuovo pari; gol di Nocerino; continua la guerra degli Ashley, con Cole che si finge Michele Serena e tira una caghetta dove arriva persino Buffon, cazzo siamo in vantaggio!


"AVREI VOLUTO DIRTI TANTE COSE, SOLO CHE LA PIU' IMPORTANTE NON ME LA RICORDO PIU' ".
Diamanti sul dischetto. Cioè adesso so che è Diamanti, ma durante il concerto, senza audio tv, e sommerso tra teste, non potevo capire nulla. Tranne che ad un certo punto la palla entra, e l'Inghilterra calcisticamente e fondamentalmente suca. Sono abbracciato agli sconosciuti d'ordinanza, che non mi permettono di raggiungere i miei amici. Illusi e contenti, abbiamo guardato sempre dall'altra parte, e continueremo a farlo quando ne varrà la pena. In fondo l'Italia ha vinto, nonostante Maggio.



(In questa foto la tipica sobrietà della democrazia)

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