sabato 16 giugno 2012

Neuro '12: SVEZIA - INGHILTERRA 2 - 3


SVEZIA - INGHILTERRA 2 - 3
ovvero
SAPETE COSA PIACE A NOI SVEDESI: FARCI RIMONTARE

Uscire dagli Europei pur avendo giocato sempre con le magliette perfettamente stirate: ecco il grande rammarico della Svezia, che perde con i leoni di Gran Bretagna e saluta con una giornata d'anticipo il torneo, con grande tristezza di Ibrahimovic che ha pianto per tutto il tragitto dalla linea di bordo campo alle panchine.
Io la partita non l'ho vista bene, ma l'ho ben immaginata con l'aiuto degli ailaiz. Allora succede che nel primo tempo succede poco, qualche tiro nullo di Ibra, qualche rutto di Rooney dalla tribuna, Elmander che va a tagliarsi i capelli, Terry che si scopa di nuovo la moglie di Cole, e il gigante Carroll che sale in cielo approfittando della reattività in cancrena di Granqvist segnando di testa il vantaggio inglese.
La ripresa è nella frase "tutto e il contrario di tutto", tradotta dall'inglese allo svedese e dallo svedese riportata poi all'inglese. Si comincia con Ibra che tira male una punizione, prende allora la ribattuta e fa una bicicletta che esce peggio della punizione, ma finisce sulle gambe di Mellberg che non si fa pregare ma si fa parare il tiro da Hart (una cover dei Nine Inch Nails), la palla però tocca Johnson ed insieme a lui finisce in porta. Un pareggio artificioso come un iter burocratico in Italia.
Non so quanto tempo passa, ma su una punizione dalla trequarti di non so chi ecco di nuovo, a miracol divino mostrare, il simpatico Mellberg catapultarsi tra i fori imperiali londinesi e segnare di testa il vantaggio. Ma non c'è il tempo di dire cornuto all'asino, che da un calcio d'angolo ribattuto da un peto arriva il pareggio inglese a firma di un tiro di Walcott deviato da non si capisce bene cosa, con Isaksson comunque spiazzato più per momentanea mancanza di dinamismo nel sangue che per altro.
La Svezia si sceta di nuovo e va vicina al vantaggio, ma Kallstrom non vede la porta neanche al cinema in 3D, e Ibra non può pensare di segnare soltanto tirando da casa sua. Così Walcott imita la migliore versione di se stesso, sguscia tra i paletti dello sci scandinavi e serve a Wellbeck una palla che il ragazzone del Manchester United trasforma in gol con un fantastico colpo di tacco. Fino a prova contraria, la rete più bella del campionato.
La neve svedese si scioglie, Gerrard e compagni vanno avanti, e Hodgson salva la sua brutta faccia da ubriacone di osteria, almeno fino alla gara con l'Ucraina.

(Ecco Ibra che vorrebbe guardare in faccia Lescott, ma non riesce a trovare gli occhi.)

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