sabato 9 giugno 2012

Neuro '12: OLANDA - DANIMARCA 0 - 1


OLANDA - DANIMARCA 0 - 1
ovvero
GUARDA DOVE VAI, PERO' INTANTO VAI

La sottile linea che separa la classe dall'inutilità ha forti tinte arancioni, ormai da molti anni. Ora lasciamo stare il dato dell'Olanda che perde con la Danimarca, quello può capitare (se sei l'Olanda, che con i danesi ci ha già perso una semifinale europea ai rigori, il 22 giugno di venti anni fa precisi). Il punto è che non mi servono a un cazzo la velocità di Robben, il sinistro di Van Persie(lo vuole la Juve e si è intristito), la visione di gioco di Sneijder, il pregio che non mi ricordo qual è di Afellay (ah si: allenarsi tutti i giorni con Messi), la pacatezza di Van Bommel, la minchia di De Jong, la fidanzata figa di Stekelenburg, e tutte le altre cose belle del calcio, se poi tiri in porta solo quando hai finito i modi divertenti per perdere tempo nell'area avversaria.
Ecco, io non l'ho vista proprio tutta la partita, ma me l'hanno raccontata bene, e anche se non me l'avessero raccontata bene avrei tutto il diritto di scrivere che gli "orange" sono la nazionale meno comprensibile del panorama calcistico mondiale, dopo la Jugoslavia pre-smembramento balcanico di fine anni '80 con Stojkovic, Suker, Savicevic, Prosinecki. E Darko Pancev.
Robben ha preso un palo: può essere questa la recriminazione massima di una squadra che punta a conquistare l'Europeo? O piuttosto bisogna iniziare a pensare che non basta avere dei giovani promettenti per vincere le partite, ma serve invece ad esempio anche un portiere!? Ehi Stekelenburg, con quelle gambe perennemente aperte quanti allenatori vuoi far dimettere in carriera? 
Per la Danimarca l'impresa è stata firmata da Michael Krohn-Dehli, ex attaccante dell'Ajax fino a quando l'Ajax non ha deciso poi di tornare una squadra decente.

(Ecco Robben che a fine partita scopre di avere anche il piede destro)

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