lunedì 16 giugno 2014

WarCup' 14: GERMANIA-PORTOGALLO 4-0

GERMANIA-PORTOGALLO 4-0
ovvero
SE MIO NONNO AVEVA TRE NEURONI, ERA PEPE

E niente, al 45' la Germania era già 3-0, il Portogallo perdeva già 3-0, Pepe era già stato espulso (di solito lo fa nel secondo tempo per non prendere un voto troppo basso al fantacalcio) e Muller aveva già segnato praticamente la metà dei suoi gol di Sudafrica 2010.
I rossi del ct Bento non avevano iniziato male, tra l'altro, ma dopo essersi fatto ribattere un tiro dal guardiano della porta tedesca (poi mai più inquadrato), l'asso portoghese Cristiano Ronaldo cominciava a lamentarsi con il suo allenatore e la sua federazione per la mancata convocazione di Di Maria.
Poi, una volta ricomposto l'accaduto e spiegatogli che Di Maria può giocare con lui solo nel Real Madrid perché è argentino, CR7 è entrato in uno stato di profonda depressione da cui non è uscito neanche quando gli hanno ricordato che è ricco come una nazione africana e sta con una donna che qualcuno fatica a potersi permettere anche quando si fa una pippa.

Certo, sarebbe pericoloso affermare che a decidere la partita siano state la stupidità di Pepe e la labirintite di Ronaldo, il quale tra l'altro a fine partita ha provato a staccare con una punizione le mani di Neuer, dimenticando però che delle mani di Neuer sono lastricate le porte della acciaierie.
Il punto sta nell'atteggiamento inutilmente dimesso di un Portogallo che dovrebbe metterci il doppio dell'impegno, essendo uno squadra molto scarsa (Nani fa la riserva a se stesso nel Manchester United, Raul Meireles ha una condizione fisica e una barba da Festivalbar), che la presenza del numero 7 del Real eleva al massimo al rango di squadra potenzialmente fastidiosa.
E invece mette sul piatto una leziosità fotografata tutta dal secondo gol di Muller, causato da un molle tentativo di ribattuta di Bruno Alves, difensore ogm evidente risultato di una globalizzazione malsana.

Quindi ci sono i tedeschi che, appena posso, vincono. Pure senza Reus, senza Klose, senza nessuna punta degna di tal nome, e senza un minimo di senso del gusto per Angela Merkel, oggi presente in tribuna accanto all'uomo con la dignità di una pugnalata alle spalle (Sepp Blatter), "cancelliera di ferro" che sembra sempre di più il pagliaccio del McDonald's.


"Controlla se ho i denti sporchi, cazzo!!"

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