venerdì 13 giugno 2014

WarCup '14: MESSICO-CAMERUN 1-0

ovvero
L'UNICO LEONE BUONO, È IL LEONE DI LERNIA

Un tedesco messo a insegnare catenaccio a comuni giocatori africani, che calcano i campi di mezzo mondo in maniera tutto sommato anonima (se si esclude Samuel Eto'o, il camerunense più conosciuto è Benoit Assou-Ekotto, che è il nome di uno shampoo per farti sporcare i capelli), non può che rovinare quel po' di genuina anarchia tattica che ha sempre valorizzato pregi e difetti del calcio del continente nero.
Ne risulta che il Messico, una sorta di Piacenza di Gigi Cagni soltanto con un attaccante più forte di Totò De Vitis, pare invece la Fiorentina di Trapattoni in una delle sue giornate di grazie, ossia quando vinceva con un gol di scarto.
Che poi, in realtà, i verdi del ct Miguel Herrera, uno che pare un incrocio tra la Sora Lella ed Eziolino Capuano (se non sapete chi è, vi consiglio di cercare su YouTube), di gol ne avrebbero fatti altri due, di cui uno regolare come la lotta No Tav, se l'arbitro e l'assistente di linea, entrambi ex giardinieri colombiani, non avessero saltato la lezione sul fuorigioco nel loro corso di formazione.
In tutto questo, direte voi, ci sarebbe una partita da raccontare. Ecco, per queste stronzate andate su Sky, che qui si parla di pallone. La rete della vittoria la sigla comunque Oribe Peralta, solo omonimo di quel pizzacagnolo passato anni fa per l'Inter, attaccante trentenne famoso per aver fatto vincere la medaglia d'oro ai messicani alle Olimpiadi di Londra 2012, e anche perché ha rivelato di essere cresciuto con in camera il poster di Roberto Muzzi perché un suo amico stupido gli aveva detto che era Roberto Baggio.



Cucu? Eto'o!

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