mercoledì 18 giugno 2014

WarCup '14: RUSSIA-COREA DEL SUD 1-1

RUSSIA-COREA DEL SUD 1-1
ovvero
IL POSTINO BUSSA SEMPRE DUE VOLTE, SE NON C'È IL PORTIERE

Nemmeno il tempo di celebrare il pallone d'oro al portiere messicano Ochoa (che poi insomma, vabbè...) che anche la gustosissima Russia-Corea, annunciata dalla Pravda come una "partita ostica dalle mille sorprese", ci consente di fare grandi considerazioni su un altro estremo difensore: Akinfeev. Se per il numero 1 messicano non è che si possa dire "Minchia, fenomeno!" solo perché dei brasiliani hanno deciso tutti insieme di buttargli addosso i palloni, per quello russo invece abbiamo pensato fosse una sega già dal primo tempo: su due tiri da fuori area la respinta è indecente, ma nessuno riesce a ribadire in rete solo perché i ragazzi di Hong tirano da casa loro e impiegano un fuso orario per arrivare in area piccola.

È il mondiale dei portieri scarsi, l'abbiamo capito. Così gli undici a mandorla, dai nomi così corti da formare tutti insieme un endecasillabo, prendono coraggio, passano la palla, arrivano al tiro. Insomma giochicchiano contro il pronostico della storia. Ed è molto più di quanto mai possa fare la manovra della Russia di Capello, cioè questa: dalla a Zhirkov e vediamo. L'esterno dello Zenit corre (l'unico) e prova a saltare l'uomo, ma quando lo salta se ne ritrova un altro e poi un altro ancora e allora s'incupisce facendo emergere la natura sorrentiniana della squadretta di Putin: il calcio è un gioco e la Russia è una nazione fondamentalmente triste.

I coreani, vispi e mediterranei come non mai, zampillano in tutte le parti del campo ma, appunto, tirano solo da Seul e alla porta non s'avvicina mai nessuno. Del resto il loro allenatore non si capisce bene come gestisca la gara e i segni che fa ai suoi non vogliono dire niente (una roba tipo "accorcia ma stai lungo" e "allargati stringendo"); finché al 68' un tiro di Lee rimbalza in modo strano sulle mani del portiere scavalcandolo. 1-0. Il rallenty e la CAPPELLA LINE TECHNOLOGY escludono qualunque possibile effetto "maledetto" della palla o intervento della forza di Coriolis: sono solo guanti in faccia per Akinfeev e un vantaggio meritato per i musetti.

Con la papera del suo numero 1 però la Russia finalmente trova il punto debole che ha cercato per tutta la partita, lo circoscrive (non può sparargli) e si sblocca (dove "sbloccarsi" vuol dire superare palla al piede la metà campo). Mentre i fucili sono comunque puntati tutti su Akinfeev arriva infatti il pareggio russo: mischia in area, rimpalli, respinta corta del portiere (Vedi che strano...) e Kerzhakov insacca.
Gli undici di Capello a quel punto ci provano pure a vincere, del resto non hanno fatto un cazzo tutta la partita e i coreani sono stanchissimi (se il tuo allenatore ti fa correre a caso per 70 minuti poi hai i crampi), ma in fondo a chi importa? Noi, che abbiamo puntato 30 euro su Kerzhakov secondo marcatore di culo, abbiamo fatto fatica a seguire gli ultimi 20 minuti, figuriamoci in Russia dove erano le cinque del mattino e dormivano tutti da un'ora.

(da Ligas)


Qui una sorca per me, qui una per Panucci

Nessun commento:

Posta un commento

Sono permessi adulazione e scherno, a patto però di non commettere errori nell'uso dei verbi. Prego: